THOMAS CANTONI

GUIDA DIGITALE ALLA MOSTRA FOTOGRAFICA

Oltre il mekong

L'AUTORE DELLA MOSTRA
fotografia naturalistica

THOMAS CANTONI
Nato e cresciuto alle porte del Parco delle Dolomiti Friulane, vive l’infanzia a stretto contatto con la natura, instaurando un legame forte e genuino con le bellezze naturali che popolano queste terre.

Utilizza la fotografia come strumento di valorizzazione e tutela delle risorse naturali presenti sul territorio. Sensibilizzare le persone a un approccio più consapevole alla natura, rimane l’obiettivo principale del suo operato.

Professionista CPS e socio sostenitore Dolomiti UNESCO, ha trovato ampio appoggio dalle realtà territoriali nel portare avanti i suoi progetti fotografici, creando inoltre percorsi di formazione dedicati a coloro che desiderano migliorare la propria fotografia, riscoprendo il proprio territorio sotto una luce differente.

LE IMMAGINI ESPOSTE

Seleziona la sezione di riferimento oppure continua a scorrere e inizia il tuo viaggio.

SEZIONE NR.1

Tam Coc-Ninh Binh – 28/12/23

La natura selvaggia e incontaminata del fiume di Ninh Bình. Questo fiume è vitale per l’agricoltura, il trasporto e la vita quotidiana delle popolazioni locali. Attraversa paesaggi unici tra rocce calcaree e grotte spettacolari, definiti patrimonio mondiale UNESCO.

Mai Chau-Hoa Binh – 27/12/23

Risaia in fase di lavorazione. Un esempio straordinario di architettura e ingegneria tradizionale tipico del Nord del Vietnam. I locali utilizzano metodi di coltivazione tradizionali che rispettano l’ambiente e la sostenibilità:  il riso è seminato e raccolto a mano, a piedi nudi, mentre la costruzione e la manutenzione delle risaie sono spesso attività comunitarie. Gli abitanti del villaggio lavorano insieme, rafforzando i legami sociali e la cooperazione all’interno della comunità.

Mai Chau-Hoa Binh – 27/12/23

Contadina Hmong trasporta le erbe raccolte per le sue mucche. L’evidente fazzoletto avvolto sul capo è un tratto distintivo dell’etnia Hmong, inoltre l’utilizzo assiduo della bicicletta per il trasporto di materiali e animali, è uno dei simboli iconici delle terre vietnamite.

Mai Chau-Hoa Binh – 27/12/23

Anziana vietnamita appartenente all’etnia Thai raccoglie l’acqua dal pozzo comune per annaffiare l’orto e le piante di casa. Nelle etnie del Vietnam settentrionale, i denti neri sono uno standard di bellezza femminile risalente a circa 2000 anni fa. Fin da bambine le vietnamite tingevano i denti con materiale naturale che col passare degli anni annerivano in modo permanente.
Oggi è una caratteristica estetica visibile solo tra le anziane che vivono lontano dalla società. Il cappello a cono, simbolo cardine della popolazione vietnamita è realizzato con foglie di palma intrecciate e la sua forma è stata studiata appositamente per proteggere dal sole e scaricare l’acqua piovana.

SEZIONE NR.2

Mai Chau-Hoa Binh – 27/12/23

Dopo un pomeriggio di giochi e divertimento, un ragazzino vietnamita rientra a casa attraversando le risaie di Mai Chau. Nel Vietnam rurale ci sono spesso solo anziani e bambini perchè dall’età adolescenziale in poi, migrano verso le principali città per trovare istruzione e lavoro.

Mai Chau-Hoa Binh – 27/12/23

Tipica casa rurale tra le risaie di Mai Chau. In questa regione le case vengono costruite su palafitte, in modo da distinguere due piani distinti: piano terra, dedicato agli animali; primo piano, dedicato alle persone. All’esterno c’è sempre una scala a unire i due piani dell’abitazione, composta da gradini dispari (solitamente 5-7-9), perché tradizionale simbolo di fortuna.

Mai Chau-Hoa Binh – 27/12/23

Un gruppo di locali lavora assieme per costruire le fondamenta di una futura abitazione. In Vietnam il senso comunitario è molto forte e presente nella quotidianità dell’individuo. Quando si costruisce una nuova abitazione, tutto il paese contribuisce al progetto.

Mai Chau-Hoa Binh – 27/12/23

Scorcio notturno di una via della frazione di Bản Lác a Mai Châu. Bản Lác è la frazione più popolare a Mai Châu, grazie all’afflusso turistico sempre in crescita. Un connubio bellissimo di tradizione e modernità che lo differenzia dal resto del paese.

SEZIONE NR.3

Hanoi – 29/12/23 

Vietnamita intenta nel trasporto merci, probabilmente verso un mercato locale. Il motorino è il simbolo vietnamita per eccellenza ed è il primo mezzo di trasporto che una famiglia compra e utilizza, per spostamenti e trasporti di vario genere. Hanoi, capitale del Vietnam, conta 10 milioni di motorini sulle strade ogni giorno.

Mai Chau-Hoa Binh – 27/12/23

Classica via di Mai Chau, piccolo paese rurale dove cani, gatti e galline sono liberi tra le vie del paese. In passato, durante le guerre contro francesi e americani, quando un paese veniva liberato, la popolazione mostrava le bandiere ai soldati comunisti come simbolo di benvenuto. Questa tradizione rimane ancora oggi nelle feste nazionali. Nella società vietnamita, lo status sociale di una persona viene misurato in base all’auto che possiede. Nelle cittadine rurali capita spesso di incontrare persone che vivono in baracche fatiscenti ma possiedono un SUV.

Ho Chi Minh City – 06/01/24

Taxista richiama l’attenzione di alcuni turisti offrendo il suo servizio, che ovviamente svolgerà in motorino. Questo tipo di servizio taxi su due ruote è chiamato Xe Ôm, tradotto letteralmente in “motorino d’abbraccio” perché fin da quando si ha memoria, per essere trasportati era necessario abbracciare il conducente in modo da non cadere dal veicolo in corsa a causa delle pessime condizioni del manto stradale.

Hoi An – 02/01/24

Un gruppo di amici seduti a ridosso del marciapiede, bevono il caffè e socializzano, immersi nel traffico cittadino. Il marciapiede è considerato un’estensione naturale della vita domestica e sociale delle persone, soprattutto nelle città. Le persone si ritrovano sui marciapiedi per bere il caffè in compagnia, giocare a carte e socializzare.

SEZIONE NR.4

Hoi An – 03/01/24

Mercato di strada a Hoi An, dove questa donna vende frutti del proprio raccolto ai passanti. Il Vietnam è ricco di mercati di strada, i quali formano una delle colonne portanti dell’economia locale  vietnamita. In questi spazi le persone commercializzano i propri prodotti, dal cibo alle materie prime, agli accessori più disparati.

Hoi An – 03/01/24

Mercato notturno ad Hoi An, dove pedoni e motorini sfrecciano tra le bancarelle senza esitazione. I mercati locali sono spesso i luoghi più affollati del Vietnam, dove socialità e commercio si incontrano soprattutto di prima mattina o di notte.

Vung Liem – 05/01/24 

Due vietnamite al mercato locale propongono del pesce marinato contenuto in sacchetti di plastica. L’abuso di plastica è una problematica importante e molto presente in Vietnam, soprattutto nel settore alimentare dove funge da contenitore per qualsiasi cosa.

Vung Liem – 02/01/24

Mercante locale macella un’oca prima di venderla al banco. In questa bancarella, la carne viene venduta fresca di macellazione, lavorazione che viene eseguita in loco su supporti in plastica quasi improvvisati. Molti locali purtroppo non dispongono di sezioni per la gestione dei rifiuti, che vengono lasciati a terra o ammucchiati accanto alla merce.

SEZIONE NR.5

Hoi An – 02/01/24

Piccolo negozio di lanterne tra le vie di Hoian, all’interno la famiglia intenta in attività quotidiane: la madre aiuta la figlia a fare i compiti di scuola, mentre il padre si riposa.
Il turismo ha portato in queste città molte possibilità di lavoro e di sviluppo commerciale per la popolazione. Molte famiglie hanno trasformato la propria casa in negozi per turisti.

Hoi An – 03/01/24

Anziana vietnamita vende candele sulle strade di Hoi An, la famosa città delle lanterne. In questa città, al calar della notte, alcune anziane si recano ai bordi delle strade per vendere candele alle coppie di turisti. Quest’ultimi liberano le candele nel fiume Thu Bõn come simbolo di prosperità, amore e fortuna.

Ho Chi Minh City – 06/01/24

Momento di quotidianità a Ho Chi Minh City per una famiglia di mercanti. La figlia ha appena sostituito la madre che va a coricarsi sul retro della bancarella. In queste città le condizioni climatiche sono molto pesanti per chi lavora in strada, il clima equatoriale sfiora i 35 gradi d’inverno e mantiene costante un’umidità superiore all’80%.

Vung Liem – 05/01/24

Ex combattente reduce dalla guerra in Vietnam (1955-1975) oggi lavora nei villaggi turistici riportando in vita canzoni e poesie, utilizzate dai soldati dell’epoca.

SEZIONE NR.6

Vung Liem – 05/01/24

Gruppo di locali scortica i cocchi per estrarne la fibra. Nel Mekong l’industria del cocco è una delle più importanti e significative fonti di reddito per i locali. Questo operaio di 78 anni spela manualmente e senza alcuna protezione circa 5000 cocchi al giorno, 6 giorni su 7, per uno stipendio equivalente di circa 300 euro mensili.

Vung Liem – 05/01/24

La fibra viene trasportata nella sezione dedicata alla battitura e all’asciugatura, il tutto all’interno di vecchi capannoni fatiscenti.

Vung Liem – 05/01/24

Giovane operaio dispone orizzontalmente le corde di fibra di cocco prima di avviare il processo di intreccio.

Vung Liem – 05/01/24

Prodotto finale, ovvero le funi in fibra di cocco, sono uno dei prodotti più commercializzati dell’industria manufatturiera del Delta del Mekong.

SEZIONE NR.7

Vung Liem – 04/01/24

Il Delta del Mekong, situato nel sud del Vietnam e nella Cambogia meridionale, è una delle regioni più fertili e produttive del sud-est asiatico. Il clima tropicale è caldo e molto umido, mentre una vasta rete di fiumi, canali e affluenti creano un intricato sistema di corsi d’acqua, fondamentali per la vita delle popolazioni locali.

Vung Liem – 04/01/24

Contadina lavora a piedi nudi l’erba di Carice. Questo vegetale viene raccolto e lavorato a mano sul campo e viene utilizzato per la realizzazione di stuoie.

Vung Liem – 05/01/24

Il Mekong è attualmente il fiume più lungo dell’indocina e il 7° fiume più lungo del mondo. Inserito nella lista dei 10 fiumi più inquinati del mondo (lifegate 2021), oltre 200 siti industriali scaricano rifiuti nelle sue acque. Nonostante ciò, rimane una risorsa preziosa sia per la pesca che per l’agricoltura locale. Il Mekong e i relativi affluenti vengono molto utilizzati anche per il trasporto di merce, sia dalle grandi aziende produttrici di fibre di cocco, sia dai contadini locali. 

Vung Liem – 06/01/24

Anziano pescatore raccoglie la rete da pesca che ha calato la sera precedente. La pesca è una delle attività più iconiche del territorio del Mekong. La posizione accovacciata del pescatore, con i glutei appoggiati ai polpacci, è un posizione molto comune tra gli asiatici e viene utilizzata spesso per lavorazioni a terra o per riposarsi durante attività lavorative e quotidiane.